CONVEGNO SCIENTIFICO
Verso un’educazione linguistica inclusiva: problemi di oggi, prospettive di domani
Presso l’Università degli Studi di Parma
10-11 settembre 2019
La Linguistica Educativa si è configurata nel tempo come una disciplina di frontiera. Partendo dallo studio dell’interazione tra linguaggio ed educazione formale e dall’analisi dei processi di educazione linguistica in tutti i suoi aspetti, la Linguistica Educativa cerca di offrire risposte alle molteplici sfide che caratterizzano tutti coloro che, a diverso titolo, compartecipano all’educazione linguistica. Lo fa da una prospettiva interdisciplinare che le è propria, esplorando ambiti di ricerca quanto mai vari e collaborando con numerose altre discipline. Il Convegno va alla ricerca di uno dei possibili minimi comuni denominatori dei molteplici ambiti e filoni di ricerca che caratterizzano oggi la Linguistica Educativa, individuandolo nel concetto di “inclusività”. Conferire centralità all’inclusività comporta una scelta di campo: far propria la sfida sociale che sottende alla richiesta di approcci e soluzioni efficaci per l’educazione linguistica nella contemporaneità. Il quadro sociale che giustifica questa scelta di campo ci è offerto dall’attuale contesto socio-educativo italiano, caratterizzato da una forte dispersione scolastica, fenomeno sempre più accentuato, ed in leggera crescita, come rivelano i recenti dati pubblicati dall’ISTAT nel rapporto “Benessere equo e sostenibile” (2018). Le cause dell’abbandono scolastico vanno ricercate nell’intreccio di complesse dinamiche individuali, sociali, culturali ed economiche che permangono anche a livello universitario. Un fattore da tenere nella massima considerazione è lo ‘svantaggio linguistico’, inteso in senso lato come condizione di difficoltà nello sviluppo delle competenze linguistiche e comunicative necessarie per la piena partecipazione scolastica e sociale. In questo senso, pur nell’eterogeneità di cause, presentano uno svantaggio linguistico gli apprendenti con disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, o con disabilità intellettive e sensoriali che incidono fortemente sull’acquisizione del linguaggio, ma anche gli alunni non italofoni, e coloro che provengono da un contesto di deprivazione socio-culturale. La promozione di una prospettiva inclusiva nell’educazione linguistica porta inevitabilmente a considerare anche uno spazio di indagine dedicata agli apprendenti plusdodati. Il Convegno intende, dunque, sollecitare una riflessione da parte della comunità scientifica ed educativa sulle relazioni tra il proprio oggetto di studio, l’educazione linguistica, ed il concetto di ‘inclusività’, nonché sul contributo che possono offrire gli attuali studi e filoni di ricerca sull’educazione linguistica per la piena inclusione degli apprendenti con svantaggio linguistico nel nostro sistema educativo e per la promozione degli eccellenti.
Il temario del convegno è il seguente:
- L’inclusione nelle metodologie didattiche innovative (es. CLIL, intercomprensione, translanguaging).
- L’insegnamento linguistico rivolto ad apprendenti con bisogni linguistici specifici (es. disturbi della comunicazione e del linguaggio, Disturbi Specifici dell’Apprendimento).
- La comunicazione interculturale come strumento inclusivo.
- La formazione glottodidattica degli insegnanti in un’ottica inclusiva.
- La promozione e l’insegnamento di un linguaggio inclusivo (es. linguaggio di genere, terminologia riferita alla disabilità).
- La valutazione degli apprendenti con svantaggio linguistico.
- Apprendenti plusdotati ed educazione linguistica.
- Per un sillabo linguistico inclusivo: vantaggi della prospettiva sociolinguistica e pragmatica.
- Pratiche didattiche inclusive per l’insegnamento delle lingue seconde e straniere.
- Approcci traslazionali all’educazione linguistica.
- Problemi e prospettive della traduzione nei contesti di svantaggio linguistico.
- Tecnologie e risorse digitali per una didattica linguistica inclusiva.